Rapporto N. 3

 

Welcome to Machine

Ore 14: prove generali dei cinquantesimo festival della Canzone italiana. Dopo una selezione che neanche un carcere di massima sicurezza (tipo che se perdi il pass puoi essere Pavarotti che ti buttano fuori e te ne torni a casa), armati di tesserini con fotografia, espletati il controllo della retina ed esame del dna, entriamo in un Ariston animato da big, giornalisti e da tutto il gotha della discografia italica.
Il sorteggio ci colloca dodicesimi nella giornata di prove, quindi abbiamo tutto il tempo per ascoltare stravaccati in poltrona (avete presente i vecchietti del Muppet Show?) grosso modo tutte le esibizioni. Nella sala vengono controllati tutti i telefonini (caso mai qualcuno trasmettesse in anteprima), le videocamere e le macchine fotografiche. Ci rendiamo subito conto che i giornalisti prendono diligentemente appunti quindi, ok è una prova generale, ma determinerà sicuramente il giudizio stampa. Decidiamo quindi di infischiarcene relativamente del bilanciamento del suono e di eseguire come se fosse. 
Tra i brani degni di nota della giornata possiamo segnalare un bel Avion Travel in stile Nino Rota (il compositore di Fellini) Consoli e Gazzè non deluderanno sicuramente il loro pubblico, per il resto ci rendiamo conto sempre di più che la musica leggera italiana è un genere ben preciso che sta a Sanremo come il Country sta a Nashville, L'Afoxé a Bahia, la Cumbia a Bogotà e il Liscio alla Romagna. Nel genere, dicevamo, le esibizioni più convincenti sono state probabilmente quelle di Irene Grandi e Mietta. Gianni Morandi ha stretto un patto col diavolo oppure con una tecnologia aliena si è modificato i metabolismi; nel primo caso il sempreverde supergiovane avrà messo sicuramente in conto anche la vittoria del festival.
L'esibizione dei Subsonica è stata comunque una delle più applaudite (lo segnaliamo per dovere di cronaca). C'è da dire che in parte sono sempre le stesse: perché Sanremo? Perché Subsonica? Perché Tutti i miei sbagli? E via dicendo. Alla domanda per il TG1 preferite la Sastre o la Marcuzzi, il Boosta diplomaticamente risponde: "Assolutamente Minghi", ed in generale la linea di condotta del gruppo al cospetto di queste interviste è ispirata dal cabaret dadaista. 

Ore 18: Prove Passerella. Se non sapete nulla ora vi spieghiamo. Se già sapevate siete dei bastardi perché potevate avvertirci. Dunque, come noi candidamente ignoravamo, da alcuni anni la sigla di Sanremo scorre sulle immagini degli artisti che sfilano in una passerella innalzata tra due ali di folla che evidentemente non ha altro di meglio da fare. Appena ci siamo resi conto della cosa (è obbligatorio da contratto) abbiamo deciso di democraticizzare l'evento presentandoci sul sentiero moquettato con 5 polaroid in mano scattando istantanee a raffica e regalandole al pubblico divenuto simbolicamente protagonista della situazione. La gente  ci ha calorosamente accolti con applausi e fogli da firmare al grido di "ma voi chi siete?, diteci chi siete!". Passiamo oltre.
Vi siete mai chiesti come faccia Sorrisi e Canzoni ad uscire in edicola il martedi' successivo alla fine del Festival con la foto del vincitore, premio alla mano, già impaginata? Ora ve lo raccontiamo.
Ore 19 appuntamento sul set di TV Sorrisi e Canzoni al Royal Hotel. Arieccoci. Ci chiedono di sederci modello quintetto pallavolistico e di reggere in mano un simil trofeo; i nostri sguardi interrogativi si rivolgono alle due nostre addette stampa (Elena e Manuela) che fanno cenno di si'. Ci prestiamo alla cosa a dinuovo..."uno due tve un bel sovviso, vai che mi piacete, fovza su dai!". Ecco. Questo rituale viene eseguito con tutti i Big in concorso. La foto del vincitore verrà automaticamente impaginata all'indomani della votazione.

Ci imbattiamo nella trouppe di Striscia la notizia e a sto' giro si fanno male loro. Rilasciamo interviste per Radio Tv e siti internet fino a tardi quando all'una veniamo prelevati da un'automobile della RAI a Bordighera (discoteca Kursaal) per partecipare ad un dibattito sulla prevenzione stradale per i giovani che escono dalle discoteche promossa da qualche ministero. Facciamo quello che possiamo per prendere le distanze dall'istituzionalità dell'evento (prima di noi i giovani hanno potuto ascoltare le premurose esortazioni di Masini). Boosta parla alle telecamere con tono brillante e convincente quasi dimenticandosi che la sua patente è stata recentemente sospesa. In generale ci sembra di comunicare col linguaggio parlato dai ragazzi che frequentano i locali e le strade di notte e di fare tutto sommato buona cosa.

Nel frattempo in quel di Sanremo Bass Vicio, Ninja e Ivan (il nostro tour manager, incravattatissimo ed eccitatissimo per aver vinto 250 carte alla roulette del casinò) incontrano ed invitano in una discoteca tristissima le quattro romane delle RDF. La serata prende immediatamente una piega rissosa nel momento in cui il gruppo tenta di uscire dal locale assaporando il costo dell'insoddisfazione: 30 carte a testa. Dopo estenuanti e rischiose trattative la situazione si sblocca con il pronto arrivo della security dell'Ariston che riconosce i malcapitati.

A fine serata (ore 3.30) solo due stoici "murazziani" come Max e Boosta restano in piedi alla ricerca di un locale aperto. Lungo la strada incontrano alcune violiniste dell'orchestra con le quali si intrattengono in una birreria frequentata prevalentemente da tecnici, truccatori e maestranze del festival. Dopo avere sbevazzato, fraternizzato e battuto 5 a vanvera in giro per il locale, intraprendono il cammino verso l'hotel. Lungo la strada visibilmente malfermi si imbattono in un manifesto di Gigi d'Alessio che reca la seguente didascalia "Prima tiratura con CD omaggio laminato oro 24 carati". I due sono estasiati e decidono che quel trofeo deve essere appeso nella stanza d'albergo e incominciano ad armeggiare per scollarlo quando una pattuglia della polizia... . "Buona Sera (nota che sono le quattro del mattino), documenti, che cosa stavate facendo?": "Salve agente, noi in realtà saremmo due Big in concorso al festival di Sanremo...".

 

Agendina del Chi Cazzo Se Ne Frega

- Un nostro confidente ci ha segnalato la seguente conversazione avvenuta su un volo nazionale tra Minghi e Max Gazzè:
Minghi: Trovo che sia una buona cosa che al Festival partecipino artisti che come me hanno venduto tanti dischi cosicché il numeroso pubblico possa accorgersi anche di artisti emergenti come voi.
Gazzè (visibilmente ironico): Be', grazie maestro.

- I subsonica ricevono  nella hall dell'Ariston i complimenti da parte di Gianni Morandi, Fabio Fazio ("Pezzo bellissimo, arriverete quasi ultimi"), Irene Grandi, Samuele Bersani, Carmen Consoli, Umberto Tozzi (che ha solidarizzato per via della torinesità) ed in sede dislocata anche da Annalisa Minetti.

- Il Boosta riceve sistematicamente messaggi sms da Irene Grandi.

Mother - Computer di bordo - 19-02-00

Operazione R.E.M.O