Alle 19.30 siamo pronti rivestiti di tutto punto esattamente come ieri perché MTV ci ha assicurato un impeccabile effetto "diretta" con aggiunta di applausi finti conditi da fischi che da queste parti significano enorme apprezzamento. In realtà i Best Local presenti hanno tutti preregistrato la premiazione al fine di risparmiare minuti preziosi (più che altro molto costosi) durante la trasmissione. Noi comunque saremo presenti per la diretta nella tribuna artisti. Ci perderemo l'inizio dovendo incontrare i giornalisti in sala stampa. Alla maggior parte delle domande di tipo: "Allora? Un grandissimo punto d'arrivo, una fortissima emozione?" rispondiamo sostanzialmente che la nostra attività è fatta da cose che danno vera soddisfazione e cose che fanno piacere. Vincere gli MTV Awards ci ha fatto molto piacere. Soprattutto considerando la superiorità promozionale degli altri concorrenti.
Come già per il festival di Sanremo, da queste parti ci sentiamo più che altro dei gitanti. Quindi cerchiamo di divertirci il più possibile anche se non ci sentiamo pienamente coinvolti dalla galassia del mega pop internazionale.
Ci viene assegnato il camerino "disdetto" da Edgar
Davids che non riuscirà ad arrivare per problemi di collegamenti aerei. Con un
pennarello customizziamo subito la targhetta in "The Edgar Davids
Band" incuriosendo il backstage. Dalla nostra postazione vediamo sfilare
tutti i "mosctri santi" (come dice Vicio) dello star system musicale
di tipo pop. Ovviamente quando vedi passare Jennifer Lopez, Robby Williams,
Wyclef Jean o Sonique, il commento scappa. E siccome in realtà non
c'hai un cazzo da commentare ti soffermi sulla gettonatissima altezza. Per la
cronaca Madonna è bassa, i BSB sono mediamente bassi (due in modo imbarazzante), Robby Williams e Sonique sono parecchio più alti di
quanto uno non si aspetti, Kelis è simpatica ma è chiatta. Riportare
doverosamente tutto sull'agendina del chicazzosenefrega.
L'unico personaggio per
cui ci siamo francamente emozionati è stato Jean Reno (Leon, Fiumi di porpora,
Mission impossible).
Quello con cui ci siamo abbastanza sganasciati in
chiacchiere è stato Jeffry dei torinesi Eiffel 65 che ci ha accolto con un
"minchia finalmente ci si incontra" pronunciato con impeccabile
accento torinese di "zona", a dispetto dei suoi natali nonché
trascorsi americani. Nel rivolgersi ad una nostra amica che gli domandava il
perché di quel nome esotico, Jeffry risponde: "Tu non hai idea di quanto
ti semplifichi la vita presentarsi tipo ad Hannover con un Hi, i'm Jeffry
piuttosto che con un Hi, i'm Gianfranco!"
Durante la cena a base di sushi consumata subito prima della diretta in uno spazio allestito all'interno del Globe, abbiamo vissuto qualche istante di imbarazzo per essere gli unici artisti dotati di cameraman personale (sempre il solito). Sì insomma ci abbiamo fatto un po' la figura dei giandoni ma non c'era verso di evitarlo. Sempre a cena salutiamo Moby, uno dei pochi con un'aurea piuttosto normale, con il quale avevamo diviso un palco qualche mese fa dalle parti di Verona.
Dalla sala stampa vediamo che hanno già incominciato la loro performance gli U2, poi riusciamo a scorgere sui monitor le All Saints visibilmente in playback e Madonna visibilmente live (non proprio intonatissima). Finiamo le interviste e saliamo su di un palchetto con un enorme award sullo sfondo e uno più piccolo che Samuel dovrà tenere in mano, per la fucilata dei fotografi. Dopo il primo flash incominciano tutti a urlare come pazzi in tutte le lingue, ancora non abbiamo capito per che motivo. Distinguiamo anche nettamente un "Giratevi di qua, qui c'è l'Italia, siamo italiani, giratevi di qua, l'Italia è di qua". Tutto questo dura per 4 o 5 frastornanti minuti. Dopodiché possiamo raggiungere la tribuna per seguire la diretta. A questo punto siamo veramente curiosi. Per entrare manco a dirlo ci fanno problemi, ma dopo aver estratto anche l'ultimo dei pass ed essere stati raggiunti da un responsabile MTV, la security vichinga ci permette l'accesso ai posti riservati. Becchiamo di fila Spice girls, Robby Williams, la premiazione dei nanetti del video dei Blink 182 e un pezzo di Jennifer Lopez. Le dimensioni e l'efficienza di questo enorme show televisivo sono in effetti impressionanti viste ad occhio nudo. Ad occhio e croce, dovendo dare delle valutazioni, l'apparizione di Robby Williams ci sembra la più coinvolgente. Insomma incominciamo quasi a prenderci gusto, con sensazione di tipo circo - botti - fumi - aerei e razzi, che veniamo fatti uscire per l'appuntamento con la diretta di Total request live. Camminando nel corridoio per raggiungere l'uscita ci imbattiamo in un drappello di giganteschi uomini della security molto americani e poco scandinavi che ci invitano con grande garbo a spostarci su un lato: stanno accompagnando Madonna alla platea riservata. Boosta rimane folgorato incrociando lo sguardo magnetico della pop star.
Richiamiamo il solito taxista che a ogni viaggio ci sembra sempre più ubriaco. Una fiatazza di luppolo fermentato impregna tutto l'abitacolo ed un po' temiamo per la nostra incolumità. Raggiungiamo gli studi di TRL. Anche lì non c'è verso di entrare al primo colpo e la nostra paziente ed efficientissima Elena (ufficio stampa Mescal) ricomincia le pratiche che neanche i curdi che sbarcano ad Otranto devono smaltire per ottenere asilo politico. Dopo un quarto d'ora i muscolosi scandinavi si arrendono all'evidenza per la quale un intero studio televisivo composto solo da italiani chiede all'unisono di far entrare artisti evidentemente italiani. I conduttori di MTV a forza di condurre MTV sono anche nella vita dei conduttori di MTV. Non fa molta differenza che ci sia la telecamera o meno. Sono proprio così nel bene o nel male. Certo bisogna abituarcisi. Avendo noi d'altronde Giovanni perennemente alle spalle con il rec inserito, ci sentiamo un po' coinvolti in un piccolo Truman Show. E non ci stupiamo più di tanto. Da buoni torinesi defilati, nonostante le esperienze accumulate, rimaniamo sempre straniti al cospetto del mondo televisivo.
Samuel e Boosta la buttano sulla simpatia affermando tra l'altro di aver ricevuto la richiesta da parte di J.Lopez e Madonna dei propri numeri di telefono ma di averli forniti sbagliati. "Siamo mica scemi noi". Alla domanda quale fosse stato il più interessante Best Rock della serata, rispondono all'unisono "i Beatles" ma che comunque anche i "Doors" ci stavano dentro. In un collegamento precedente VIttoria affermava che i Subsonica sono nati pressapoco insieme a MTV, e Samuel confermava con un "sì in effetti all'inizio non sapevamo bene se chiamarci gli MTV o i Subsonica". Boosta ha invece affermato più volte che questo MTV Awards cadeva a pennello in quanto lui si sarebbe già trovato a Stoccolma per ritirare il Nobel per lo "Spirito giovane". Insomma per sdrammatizzare l'imponente evento, questo è stato un po' il tono costante di tutte le interviste.
Dalla postazione TRL assistiamo anche alla messa in onda dell'"effetto diretta" che si risolve in un allegro taccone contenente oltretutto un taglio su Samuel che ringraziava alcuni nostri cari collaboratori che dunque non si sono visti menzionati (Cipo, Camilla, Ivan, Nicoletta, Pierfunk). A noi in fin dei conti piace così. Immaginiamo come ci saremmo sentiti da perfetti sconosciuti a calcare la stessa passerella dei superinpista Back Street Boys. Molto meglio così.
L'efficientissima Federica di MTV, torinese pure lei, come d'altronde Marco Maccarini, ci allunga sei inviti per un party super esclusivo, quasi inaccessibile come la festa privata di Madonna. Ci guardiamo perplessi immaginando i vari problemi "doganali" con i buttafuori di queste parti, ma poi tentiamo. Magicamente ci vengono spalancate le porte e ci vengono anche offerti ricchissimi vassoi con champagne, ostriche, aragoste e ogni ben di dio. Lo spazio dell'Opera è super elegante e noi fortunatamente siamo praticamente reduci da passerella e quindi non sfiguriamo. Ad occhio e croce il trend è del tipo "Forza Svezia", ma ci sentiamo talmente viaggiatori in esplorazione che ci divertiamo ugualmente. Reincontriamo Moby, il ragazzetto del video di Bomfunk MC's ed altri che, dopo un ettolitro di champagne, stentiamo a ricordare. Ad un certo punto ci ritroviamo a chiacchierare alticci con il boss e il direttore marketing della Diesel sviluppando uno scambio di biglietti da visita. Dopo aver fatto mambassa di leccornie scatta l'operazione "ciao grazie" e si parte alla volta del locale della sera precedente. Alla consolle a questo giro ci sarà una vecchia conoscenza. Claudio Coccoluto. Di lì in avanti è festa veramente e anche Giovanni decide di rilassarsi e di mollare la telecamera in guardaroba. Ultima annotazione per un gruppo di cover degli Abba con relative parrucche sul palco centrale. Torniamo in albergo scaglionati e visibilmente barcollanti.
Terzo giorno
Sveglia tardi e pranzo in una caffe house convenzionata con il centro ricerche sul colesterolo. Ci troviamo tutti quanti con Elena, Valerio Soave, la moglie Cristina e un'autentica furia distruttrice nella figura del piccolo e temibilissimo Teto. Ci sono anche alcuni dello staff di MTV Italia più Marco Maccarini, con i quali programmiamo una visita al museo d'arte moderna.
Al bellissimo museo d'arte moderna di Stoccolma, se avete studiato arte contemporanea nelle superiori, ci trovate praticamente metà del vostro libro di testo. Vale veramente la pena. A metà pomeriggio nel bar, sorprendiamo il Boosta in diretta telefonica su Select fare affermazioni del tipo: "Che cosa abbiamo fatto ieri sera dopo la premiazione? Mah, le solite cose di noi giovani, abbiamo incendiato bidoni, spaccato due o tre vetrine, siamo stati arrestati ma siamo evasi con due ostaggi". "Cosa ne pensate delle boy band?". "Noi siamo l'unica vera e sola boy band".
Per la cena siamo tutti ospiti della Mescal a brindare al nostro MTV Award che prima o poi - speriamo - qualcuno ci spedirà in patria.
Durante la nottata Samuel piuttosto alticcio (dovete capire, qui il freddo è implacabile) intrattiene una comitiva di svedesi (progressivamente sempre più perplessi) al bancone di un locale con una dissertazione esegetica in lingua inglese customizzata sul significato della canzone Lasciati. Che fra l'altro nessuno di loro aveva mai sentito. Dopodiché per motivi a tutti sconosciuti e che non risultano nella scatola nera dei postumi della sua memoria, rischia di scatenare una rissa con altri aborigeni.
Quarto giorno - partenza
Non molto da segnalare tranne una tappa a pranzo in una Steack House Mongola, nella quale per catturare l'attenzione del personale ci presentiamo al grido di "Do you know Ferretti e Zamboni?" Non capiamo la risposta ma mangiamo molto bene e alla fine del pranzo nonostante alcune distruzioni e/o modifiche all'architettura del locale da parte del piccolo impestatissimo Teto, che di passaggio rifila anche un poderoso pugno nelle palle a Vicio, scatta la foto di gruppo con cameriera mongola. Che li conoscessero veramente i CSI?
Stoccolma - Zurigo - Zurigo - Torino
Nel tragitto in taxi Boosta scopre le meraviglie della fotocamera digitale per la delizia (?) dei suoi fan e si esibisce in una serie di autoscatti.
Prima di partire Ninja si avventa su un Internet point per controllare la bacheca del sito rischiando di perdere l'aereo.