Eva Cazal dell'etichetta techno tedesca Tresor per la serata di Xplosiva al Supermarket. Sonorità e beat davvero sorprendenti per la dj tedesca che in realtà però erano due. Serata in giro fino alle luci del mattino per una buona parte del gruppo.
Ecco un'altra foto degli spalatori subsonici .
Mentre gli altri membri continuano a fare esperimenti sonori, Samuel e Ninja si dirigono verso la sede di Vitaminic per una pubblica chattata organizzata da Fabrizio Lemoncello Napoli, amico nonché chitarrista dei Mambassa impiegato presso il sito. Dalle 17 alle 18 i nostri si sono consumati vista e polpastrelli davanti ad uno schermo rovente, tant'è che Samuel a tratti ha dato qualche palese segno di cedimento.
CWT. Primo festival internazionale di cinema e televisione. Palazzo della Triennale - Milano. Max e Ninja vengono invitati da Sergio Messina (RadioLilliput, RadioGladio) in qualità di relatori ad un dibattito su Musica e Internet. Ospiti tra gli altri, oltre al moderatore Sergio Messina, Frankie Hi Nrg, Ermanno "Gomma" Guernieri (Decoder), Adriano Marconetto (Vitaminic), Filippo Gasparro (Siae sezione multimediale), Marco Conforti (Casi umani) e Stefano "Acty" Rocco (Rockit).
Si discute di Napster, Gnutella, diritto d'autore, mp3, fine della discografia, scenari vari. Fra i vari momenti di polemica, i nostri chiedono al rappresentante Siae, il perché non sia concesso dalla sua società ai musicisti l'arbitrio di immettere in rete opere no copyright. Fra le varie posizioni pro e contro Napster espresse all'interno del dibattito, Max e Ninja si dichiarano favorevoli, benché teoricamente danneggiati in qualità di band molto "scaricata". Fino a quando i costi saranno proibitivi, non servirà a nulla intentare azioni legali perché Napster è solo una delle tante risposte possibili alla necessità di fruire della musica.
Procediamo con il solito schema, ma la testa oggi è sintonizzata sul fine serata che ci vedrà impegnati a festeggiare il compleanno di Ivan Arrazzo grandeburza-bussolaimpazzita.
Non servirà spiegare perché lo chiamiamo Arrazzo se vi raccontiamo che il primo regalo che ci è venuto in mente è stata una bambola gonfiabile. Max e Ninja al seguito (l'unico ancora inconsapevole) si avventurano, previa consultazione di Pagine gialle, verso il più vicino sexy shop. "Ma dov'è che andiamo a comprare questo regalo, e cos'è che gli regaliamo esattamente?" sono le inascoltate innocenti domande del Ninja lungo tutto il tragitto. Arrestatisi i due di fronte alle vetrine oscurate dell'immondo esercizio, il Ninja pare esibire una tonalità di pallore assolutamente inedita. Nel tentativo di rassicurarlo Max proferisce la seguente. "Vedrai che non c'è nessuno, questi posti sono molto discreti". Varcata la soglia, i due si trovano nel bel mezzo di un affollatissimo casting per film pornografici. Esseri umani diversi per provenienza, età, statura ed abbigliamento ma accomunabili in un'unica categoria - maschi arrazzati - formavano una ressosa fila al termine della quale recitavano i propri dati personali e immaginiamo quali altre caratteristiche ancora più personali ad uno scrivano attorniato da due fanciulle praticamente nude e praticamente pornostar. Ci sfuggono i loro nomi. Nel tentativo di mimetizzarci ma di distinguerci al tempo stesso, sollecitiamo l'attenzione di un commesso che subito rimpalla l'incombenza ad un altro gridando da una parte all'altra del negozio: "Vedi un po' questi, che vogliono vedere degli articoli!!!!". Il Ninja camaleonticamente raggiunge la nota tonalità grigio scaffale e scompare alla vista di tutti. Max un po' più divertito chiede informazioni sulle diverse caratteristiche di bambole da intrattenimento. Ad un certo punto il commesso tenta di farci credere che la ragazza in fotografia sulla confezione raffigurata su di un divano in velluto, sia nient'altro che la bambola in plastica ritratta una volta gonfia. Esplode il banfometro (oggetto di rilevamento livelli di "banfata" di cui siamo tutti provvisti) ed esplodono anche le nostre risate. Decidiamo quindi di comprare l'articolo e di battere in ritirata. Pensavamo che nessuno ci avrebbe riconosciuti ma esattamente 5 minuti dopo squilla il telefono del nostro amico Sciamano al quale viene confidato immediatamente: "Ou ma sai chi è appena venuto qui a comprarsi una bambola gonfiabile?".
Il resto della scena si svolge in pista nel locale "Docks home" nel momento in cui noi (bastardi!) chiamiamo Ivan ad aprire il regalo davanti a tutti. Credete che Ivan si sia fatto qualche scrupolo? L'ha immediatamente gonfiata e agitata sulle teste di tutti i presenti nell'affollatissimo locale. Un minimo di tentennamento l'ha avuto quando tra le mani si è trovato il mastodontico vibratore a forma di fallo che, manco l'avessimo saputo, corredava l'ambiguo articolo.
Qui tutto procede. L'idea di dover scrivere tutto un disco da zero ha un vago sapore titanico. Cominciamo a pensare che forse una settimana di pausa tra la fine dei concerti e l'inizio delle attività "cittadine" sarebbe stata utile, ma il morale è buono e l'atmosfera anche, contrariamente alla preparazione di Microchip emozionale. Si lavora molto separatamente spesso a coppie con Max che supervisiona di qua e di la e che tra poco si chiuderà in eremitaggio con un vecchio Atari, microfono, chitarra, carta e penna. Vicio e Ninja fanno girare groove e linee di basso, Samuel e Boosta provano ad appiccicare appunti vocali a basi ancora molto grezze. Ci sono una trentina di idee ma niente ancora ha preso forma.
Stasera c'è Jeff Mills al Supermarket e Susan Vega all'Hiroshima quindi libera uscita. Siamo stati di nuovo citati da La Stampa nell'editoriale del settimanale Torino Sette per la spalata sul fiume. La prossima volta useremo dei passamontagna come gli zapatisti per non dare nell'occhio.
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