Concerto a Taranto - 1500 persone
si riparte da Torino, con l'umore appesantito, per la scomparsa dell'amico Simone Cordero, la cui notizia ci ha raggiunti quando ancora eravamo in Sardegna. Simone era un ottimo dj attivo nella scena elettronica sotterranea e allo stesso tempo personaggio carismatico universalmente stimato ed apprezzato come raramente succede. La sua scomparsa è contrassegnata in città da una reazione mista d'amarezza e di rabbia.
Partiremo in aereo per Bari e da lì Ivan, viaggiatore notturno, ci raccoglierà con il furgone per raggiungere il porto di Taranto.
La location del concerto è suggestiva, ma a causa di un forte vento dovremo rinunciare a qualche schermo per le proiezioni. Decideremo di girare i proiettori verso le pareti degli edifici del porto. Tutto sommato la scelta si rivelerà intrigante. Il concerto di questa sera avrò il compito di portarsi via una serie di brutti ricordi legati alla pessima serata di Alghero. Non c'è un'atmosfera del tutto rilassata.
Ceniamo alla buona sui tavolini in plastica di un bar nelle vicinanze con piatti e posate di plastica con dentro cibo di plastica. Ogni tanto può capitare. Si avvicina l'ora del concerto e notiamo che non c'è una grandissima affluenza di pubblico. In effetti non abbiamo mai fatto concerti a Taranto, né tanto meno molta attività promozionale. A pensarci bene nessuno di noi ha mai suonato prima d'ora a Taranto. Pare che non siano nemmeno stati affitti i manifesti. Ma le mille cinquecento persone presenti non sono certo lì per assistere ad un concerto qualunque e lo dimostrano spaccandoci i timpani appena mettiamo piede sul palco. Un'accoglienza davvero calorosa che mette subito la serata sui giusti binari. Seguirà un bel concerto in una cornice assolutamente adatta alle nostre sonorità, tra architetture portuali, container e mare cementificato. Il vento provocherà un po' di problemi di dispersione del suono, ma i ragazzi che si agitano parecchio sotto il palco non se ne accorgeranno nemmeno.
Fine serata piuttosto tranquillo in una birreria vicino all'hotel a chiacchierare e sbevazzare tra di noi e con i tecnici.
per elisa ,annarita , katia(benchè abbiano ormai drasticamente deciso che non faremo piu' parte della loro vita) e chiunque fosse interessato,l'incontro all'universita' di cosenza non è stato annullato ma semplicemente spostato in una sala comunale per problemi di tempi(arriviamo in corsa da taranto).....
..non ho mai pensato di sostenere che la colpa di tutto fosse solo del controluce. Una o più persone sono tornate a casa contuse dopo essere uscite con l'intento di passare una bella serata emozionandosi e divertendosi. La responsabilità per il fatto che qualcuno si sia fatto male o anche solo spaventato è assolutamente ed inequivocabilmente mia. Volevo solo chiarire che la natura del gesto non aveva in sè nessuna sfrontatezza, nè recriminazione nei confronti delle persone che stavano seguendo il concerto.Solo questo, per ciò che riguarda il resto in passato mi è già successo di lanciare uno strumento "intero" al pubblico, una volta affinchè venisse suonato e filtrato nell'eco, su un dub che stavamo eseguendo con gli Africa Unite. L'altra volta perchè il medesimo gruppo mi aveva fatto girare talmente le palle che lo strumento l'avevo decisamente regalato. In entrambi i casi nessuno si è fatto minimamente male. Anche perchè forse prima del lancio mi ero premunito meglio di fare capire le intenzioni, perchè una chitarra elettrica è magari più grande e pesante ma ha una traiettoria più prevedibile di un manico ed evidentemnte chiunque poteva vedere meglio senza controluce quello che stava accadendo. Per ciò che riguarda il resto abbiamo avuto notizia che il giornalista che ha riportato le cronache probabilmente non era nemmeno presente sul luogo del concerto. I nostri diari di bordo cercano di essere il più possibile attinenti ai fatti dandone una lettura che parte dalle nostre emozioni. Non si possono raccontare fandonie su argomenti capitati di fronte a duemila persone che in qualsiasi momento hanno spazio e possibilità per controbattere in tempo reale. Queste cose le facciamo fare ai giornali. che pur di titolare in modo da attirare la pigra attenzione estiva non si fanno scrupolo di ingigantire e travisare qualsiasi cosa
È online la terza versione della compilation di Loser, di cui abbiamo diffusamente parlato nel diario di bordo del 24/05, nella quale è incluso un nostro pezzo inedito. Il link è http://musica.tiscali.it/loser.
Al progetto va il nostro completo sostegno artistico, considerando il fatto che il materiale musicale è di ottimo livello. Decisamente meno condivisibile e in linea con lo spirito dell'iniziativa, oltre che tecnicamente piuttosto scomoda, è la necessità di attivare una connessione a Tiscali per poter scaricare i pezzi. Immaginiamo che tale decisione - indipendente da noi - sia stata in qualche modo imposta dal principale sponsor dell'evento cioè Tiscali appunto.
Privacy - Copyright ©2023 Subsonica.it - 08531080011