domani alla Fnac di via Roma a Torino ci sarà il presidente (se si sveglia) il Boosta se si degna (ma pare di sì) e Manuel e i Veredena e Madasky e molti altri a chiacchierare di musica e forse altro. Il gancio che hanno dato a noi eè mezzogiorno. Magari sul sito della mescal trovate più notizie. Magari.
Il concerto di Enzimi a Roma sarà un concerto per intero. In più verrà registrato per poter essere inserito nel prossimo album dal vivo.
Le ipotesi su quello che Samuel urla tra un pezzo e l'altro sono troppo divertenti. Giubba? Jambo? Suca? eh eh eh. Non risponderemo mai.
TORA TORA a Nizza Monferrato. Vorremmo innanzi tutto ricordare che si tratta di una due giorni. Che ci saranno after show con d.j. (tra i quali i torinesi di X-plosiva) e che magari sono anche previsti spazi per campeggiare. Consultate il sito www.mescal.it. Dovrebbero anche esserci gli orari delle esibizioni e i nomi dei gruppi. Dovrebbero.
Per Mezcal, guarda che max era quello con la telecamera in mano, cosa credi?.
pensavamo di lasciare spazio indisturbato alle diverse opinioni in merito all'appello di emergemcy e così faremo. ma quando si leggono messaggi grossolani come quello di fog dipinti di una patina di cognizione di causa la tentazione di rispondere prende il sopravvento. Due cose su tutte. L'iraq si scaglia contro l'Iran e i suoi bambini (?)per una guerra durata 8 anni. Il pretestuoso contenzioso sui confini del fiume Shatt el Arab, quandanche non ti risulti, fu proprio l'origine dei mali che ancora adesso ci ritroviamo ad affrontare. Furono proprio gli Stati Uniti e le nazione Europee (forniture Italiane incluse) a dotare il regime di Saddam Hussein di armi convenzionali e non per attaccare il regime degli Ayatollah. Regime che aveva ereditato uno degli eserciti più equipaggiati del mondo, quello del deposto scià di Persia. Il sostegno fornito allora (perchè conveniva all'economia del petrolio)a Saddam è la natura stessa del suo potenziale offensivo. Io sono stato in Iraq, in Iraq c'è una dittatura e non saremo certo noi a volerlo nascondere, però c'è un popolo veramente stanco di guerre che durano da venti anni. Ma sufficientemente fiero da opporsi inerme un'invasione.
Come ti senti mentre sostieni la frasetta " al queda si è fatta male", ti vengono i brividini sulla schiena? Sì' allora incomnincia ad informarti su quanta gente innocente è stata inutilmente massacrata per tutto questo. E su chi sono stati tra i primi i finanziatori del fondamentalismo islamico quando l'idea di una grande nazione araba laica e progressista faceva tremare i magnati del petrolio.
Sveglia in condizioni piuttosto precarie, quindi partenza alla spicciolata (diverse macchine e diversi equipaggi) verso il Friuli. Con noi anche il produttore Roberto Vernetti che ci seguirà per curiosare un po' dietro le quinte e chiacchierare con Max di un tot di progetti. Il cielo è piuttosto plumbeo ma la cosa chissà perché ha smesso di preoccuparci. La manifestazione che ospiterà il concerto è "Festa della Musica" della durata di più giorni strutturata intorno ad un concorso per band emergenti e a un mercatino dei dischi. Sembra tutto organizzato davvero bene. Sound check e pioggia. Durante il check conosciamo un giovanissimo fan di otto anni, Manuel, conosce quasi tutti i pezzi a memoria. Pioggia e pioggia torrenziale, che costringe anche gli stoici che già si sono ammanettati alle transenne in prima fila, ad abbandonare la posizione per ripararsi sotto il grosso tendone del ristoro.
Il nostro dipartimento esoterico dà il via tutta una serie di pratiche rituali per far smettere la pioggia: una sorta di funzione sincretistica (forse più sin-cretina!) assolutamente transculturale, che coniuga culti pagani e vetero-calcistici. Samuel convinto che oramai il concerto sia pregiudicato, nel frattempo si scofana primo, secondo, terzo caffè ed ammazzacaffè per poi ritrovarsi spiazzato di fronte al cessare improvviso dell'acquazzone. Ci cambiamo e saliamo sul palco suonando un concerto molto grintoso. Sulle prime Samuel cerca un equilibrio con la propria digestione ma poi entra nel mood per scendere dal palco soddisfatto. Appena in tempo prima che ricominci a piovere.
Quel trillo che cerchiamo di ignorare è la sveglia. Non quella della stanza a fianco, non il cellulare del compagno di stanza. Non ci sono possibili scappatoie. Dopo 4 barra 5 ore di sonno bisogna alzarsi. Colazione, Taxi, palco. Arriviamo per scoprire come al solito che una mezz'oretta di pisolino in più ci stava tutta. Difatti i nostri tecnici puntualissimi hanno dovuto aspettare un'ora buona prima di poter incominciare a montare gli strumenti. Facciamo le prove, c'è anche Daniele Silvestri. Sembra che tutto sia a posto. Anche Marco Capaccioni dalla regia televisiva dà il suo ok. C'è chi pranza, c'è chi torna sotto le coperte. Ci si sveglia più o meno verso le tre e mezza quattro del pomeriggio. Tempo di fare una doccia, sentire Omar Pedrini argomentare di Woodstock Pace Amore e Libertà e finalmente arriva Manuel Agnelli.
Rimaniamo nella hall dell'albergo davanti allo schermo con le borse in mano, il taxi fuori ad aspettare e la bocca aperta mentre Agnelli con un gesto secco fracassa la sua Gibson sul palco. Per poi riprendere con grande intensità il resto del set. Arriviamo nei camerini per abbracciare Piero, Gianluca, Emanuele e Maurizio, musicisti della band di Silvestri e nostri fratelli. Seguiamo dal palco Daniele e ci prestiamo a qualche intervista. Nei camerini il Boosta prende in mano il pennarello per praticare della carioca-art. Dopo aver impiastricciato un po' tutti e fatto impiastricciare in arabo anche la mano di Enrico Silvestrin da Rachid, il tastierista si dichiara soddisfatto.
Dietro è il solito via vai di saluti e abbracci. A questo giro evitiamo volutamente alcuni artisti complimentosi e falso-cortesi che hanno avuto modo di esternare empatia a profusione per poi comportarsi in modo piuttosto del cazzo. Mentre fa piacere intrattenersi con la maggior parte dei musicisti presenti che è piuttosto rilassata, non sopra le righe e sincera. In camerino con noi anche Piero Pelù e alcuni Negrita. Siamo tranquilli, rispetto ad altre situazioni passate sembra che tutto debba filar liscio. Sembra. Finiscono i milanesi articolo 31 e inizia il cambio palco. I tecnici montano tutto in dieci minuti netti, neanche al gran premio. Però ora di testare tutti i canali ci si accorge che il multitraccia delle basi è bruciato. Con lui anche molti dei parametri su cui abbiamo fatto le prove di suono. Sostituzione al volo con un minidisc di riserva che non abbiamo mai provato prima. Improvvisamente la calma svanisce e se non abbiamo nessun tipo di timore per ciò che succederà sul palco di fronte al pubblico, un po' di preoccupazione invece la riserviamo alla diretta televisiva dove le sfumature sono molto evidenti. Iniziamo. Con qualche difficoltà Cipo in sala e Capaccioni in regia cercano di ripristinare un equilibrio appena in tempo per sentire scomparire a tratti il suono di un microfono di Samuel. Si è bruciato pure quello. Rapidi gesti sul palco e comunicazioni in inter-fono per spiegare l'accaduto. A Samuel i mircofoni non mancano di certo e si va avanti. Con molta grinta ma con qualche sfumatura in meno. Gli ascolti in cuffia ora sono approssimativi e suoniamo un po' a memoria. Comunque ci si diverte e si va avanti fino alla fine.
Intervista e piani per la serata. Dovete sapere che dopo una certa ora della notte Manuel Agnelli trasformandosi diventa subsonica ad honorem. Viene sollevato da ogni preoccupazione logistica, tipo dove metto la valigia?, dove dormo? (la sua cittadinanza onoraria fa sì che possa godere dei benefici di una struttura attrezzata per i concerti così come per i post-concerti) e diventa un vero leader della movida. Ivan capitanerà un gruppetto di arditi composto dal Ninja, sempre in gran forma, Rachid sempre in compagnia di qualche fanciulla, Samuel Max Vicio e messer Boosta (incredibilmente fra noi) e Manuel. Insomma il giorno dopo a colazione sarà tutto un "ti ho visto rovesciare una birra e poi sparire, anche tu che fine hai fatto sono arrivato in albergo alle cinque, avete qualcosa per il mal di testa? Al Tora Tora se va avanti così ci ritroviamo in rianimazione!"
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