Registrazione del nuovo singolo Strade in playback per Super classifica show. Andrà in onda il 28/10.
Day off. Boosta, Max e Samuel rimangono a Torino alle prese con le nuove apparecchiature dello studio. Ninja a Roma per qualche giorno di vacanza incontra Luca Ragagnin (amico e collaboratore per i testi dei Subsonica) presente a Enzimi per la lettura di alcuni racconti. Bass Vicio a Genova.
Concerto a L'Aquila. 3000 persone (10.000 lire). Sveglia alle undici per raggiungere l'aula magna di un liceo scientifico in un vivace incontro con gli studenti della scuola. Per trascorrere meglio il pomeriggio non riusciamo a inventarci di meglio che memorizzare (stava scritto sulle portiere di due Smart gialle sotto un enorme logo Subsonica che girando per la città promuovevano il concerto) il numero di telefono per le info. Max e Boosta sommergono il malcapitato addetto di chiamate assurde impersonando ora un padre di famiglia desideroso di vedere l'esibizione di artisti sanremesi ma preoccupato per le loro vociferate inclinazioni politiche ("che ssò communiscti sti supersonica?"). Ora un fantomatico cronista di Specchio di Torino che con accento piemontese telefona a intervalli di mezz'ora ansioso per le condizioni metereologiche ("lei mi assicura giovanotto che se rinfresca mi basta un giubbottino leggero? Che non si debbano temere rovesci temporaleschi? Perché se porto l'ombrello e poi non piove - o mi signur - io so già che mi vien da scatenarmi lo appoggio e magari non lo ritrovo più"). Un ulteriore aggiornamento al sito ed è ora di sound check. Sul luogo del concerto incontriamo finalmente lo sciagurato Alessandro oggetto dei nostri scherzi che non sembra essersela presa troppo a male. Cena - si mangia bene da queste parti - e concerto. Il pubblico è numeroso ma solo la metà di loro sembra interessata al concerto in modo coinvolto. I restanti sono lì per la serata in generale e per la discoteca allestita a fine concerto. Concerto nella media, i 900 km di ieri hanno un po' attenuato l'effetto vacanza ma nel complesso c'è un bel coinvolgimento. Un po' di distrazioni sono provocate da alcuni elementi del servizio d'ordine che hanno la bella pensata di spararsi un paio di saluti romani da sotto il palco. Lasciamo correre fino alla presentazione del bis quando per tutta risposta rendiamo un bel servizietto al sindaco destrorso davanti ai suoi concittadini esprimendo grossomodo dal palco quello che sta scritto nel riquadro sottostante. Per il fine serata ulteriore giro panoramico di L'Aquila con i ragazzi dell'organizzazione, procurarsi da bere dopo una certa ora da queste parti fa rivivere i gangster movies del proibizionismo americano anni venti.
Trasferimento da Catania a L'Aquila, 900 km. Arriviamo non freschissimi ma ancora vogliosi di una botta di vita. Usciamo subito dall'albergo verso l'una e trenta per incontrare una bellissima cittadina con tanto di piazze fontane e vicoli. Raggiungiamo il bancone di una delle tante birrerie del centro in tempo per ordinare una birra e sentirci rispondere "ci dispiace alle due scatta l'orario di chiusura non possiamo più servire niente". Scateniamo immediatamente Ivan "arrazzo faccia di gomma" a intortare camerieri e gestori perché dopo una giornata passata in furgone non possiamo vedere la meta svanire per un pugno di minuti. "Ciao senti io sono il manager (banfone!) dei Subsonica, i ragazzi suonano qui domani sera, sono stanchi, possiamo per favore bere qualcosa?". Otteniamo gli abbeveraggi e ascoltiamo le lamentele di proprietari e avventori. Da quando a L'Aquila c'è il sindaco di AN scatta il coprifuoco per i locali alle due in orario estivo e all'una (!) in orario invernale. L'unica cosa che si può fare è andare all'autogrill o per chi ha un portafoglio da svuotare raggiungere le discoteche fuori città. Concetto assolutamente liberal democratico, non c'è che dire!
Day off. Catania. Villaggio turistico (!). Per sopperire alle date annullate senza dover tornare a Torino per ridiscendere a L'aquila, mossi da pietà probabilmente evocata dalle pagine di questo diario di bordo, il nostro management (Mescal live) decide di sistemarci in una località/ricovero dove possiamo riposare col la doverosa dose di svacco, e guarire gli ammorbati (Samuel, Max, Boosta e Ivan al momento). Il posto contiene tutta la surrealtà espressa dalla denominazione "villaggio turistico a Catania". Ci sono i villini e la spiaggia. La spiaggia è pure bella, basta non girarsi sulla sinistra verso un'inquietante fabbrica che ha come sfondo Catania appunto. Se si alza lo sguardo si vede l'Etna. Se si alza lo sguardo sopra la propria testa invece si vedono sfrecciare a frequenza di quarti d'ora gli aerei di linea che decollano a pochi chilometri dalle nostre spalle. Il tutto è condito dalla presenza di un distaccamento di finanzieri che qui alloggia per motivi a noi ignoti. L'effetto è comunque nel complesso sufficientemente riposante, ed è di questo che avevamo bisogno.
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