Per la seconda parte della nottata djBoosta e Samuel vocalist sono attesi alla discoteca "Il muretto" diJesolo. Star della serata è il dj Coccoluto e quindi alle 3 la carovanacomposta da band, fidanzate, tecnici e amici vari si incammina.
L'arrivo alparcheggio del Muretto è già tutto in chiave Trainspotting.L'incolpevole Ninja, in seguito a un micidiale cocktail di indigestione/spumantemodello discount/freddo/influenza preesistente, saluta tutti i presenti con una copiosavomitata dal finestrino del furgone ancora in marcia. Decide stoicamente dientrare con la crew nel locale e lo show verrà replicatoall'interno della discoteca a danno di una fanciulla malcapitata che verràcolpita da un fiotto d'assestamento. L'atmosfera è molto calda. Il nostroingresso nella discoteca gremita è accompagnato dai festosi guaiti del vocalistnonché organizzatore Raf, che già si dimena sul cubo con un radiomicrofono inmano. Dopo poco più di un'ora Boosta incomincia a girare i piatti in modoineccepibile. Samuel lo sostiene al microfono insidiato da un cubista colcappello da cowboy che tenta più volte di avvolgerlo in una danza lasciva. Leore passano bombardate dal groove e dai drink fino a quando Samuel introduce conimpetuosa presentazione "il re delle puntine, il mago dei piattirotanti" Claudio Coccoluto. Ci si diverte parecchio. Ivan Arrazzo "cuboimpazzito"completamente sverso pensando di essere l'uomo più bello del mondo ballaagitando capelli e trippa davanti alla consolle per ore con movenze degne di"Non è la rai". Al termine del set di Coccoluto, si sovrappone djBoosta e i due danno inizio ad uno spettacolare botta e risposta. "Un pezzoa testa" che terrà ancora calda la tensione per un'altra ora.
I nostri amici ci procurano una lunga serie di simpatiche figure di merda. Daquello che parte per corteggiare una graziosa barista con un: "senti un po'limoniamo?" ad un altro che in assenza di cartine decide di rompere unabottiglia per ricavarne un cylum. Ulteriori aneddoti oltrepassano la soglia delpudore e non li possiamo riportare. Sta di fatto che all'alba delle 8.30facciamo fatica a convincere tutti che forse tenuto conto dei 50 Km che ancoraci separano dall'albergo, sarebbe ora di andare. Nonostante sia un po' comeportare via i bambini dal luna park, alla fine riusciamo a compattare unequipaggio che annota comunque i suoi dispersi. Alle 9.30 siamo in albergo adaugurarci la buona notte.
Le precarie condizioni del Ninja fotografo di bordo non consentono testimonianze visive.
Agendina del chi cazzo se ne frega:Claudio Coccoluto verso le 23 suonava in Piazza Castello a Torino, alle 4.30 aJesolo al Muretto e alle 12 era atteso al Piter Pan di Rimini.
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