Lasciamo Modena verso mezzogiorno e vogliamo superare Bologna prima della sosta-pranzo, per evitare il traffico.
Ivan ormai esperto in materia sostiene che arriveremo a Roma, intorno alle sei, ma c'è ancora molta strada da fare.
Dal silenzio che aleggia in furgone, si deduce che la stanchezza inizia a farsi sentire, una stanchezza fatta di piccoli dolori muscolari, leggera acidità di stomaco e bruciore agl'occhi, una stanchezza che ti culla per tutto il viaggio, e che di solito svanisce al momento del sound check.
E così è!
L'arrivo a Roma non è dei più felici, la pioggia imperversa, e l'atmosfera si incupisce ulteriormente, quando Samuel si rende conto che hanno utilizzato dei manifesti dei Subsonica per pubblicizzare il concerto dei Motel.
Non l'avevo mai visto così incazzato!
Effettivamente non è una cosa bella, anzi è assolutamente disonesta! È un modo meschino per incassare più soldi, infatti molte persone sono venute al concerto pensando di trovarsi di fronte i Subsonica. Purtroppo queste cose non si possono controllare, tutto è affidato alla correttezza di chi pubblicizza il concerto.
L'avidità del genere umano a volte non ha confini!
Comunque i cinque armati di buona volontà non si perdono d'animo, e dopo aver scaricato velocemente il furgone, iniziano a studiare la situ-palco per montare il telone. Cipo, considerando la distanza del proiettore dal palco e la grandezza dell'immagine proiettata comunica che l'unica possibilità è quella di posizionare il telone sull'americana delle luci, al di sopra delle luci stesse. Ma qui inizia l'azione di disturbo del tecnico luci del posto. Infatti quando capisce che il concerto non utilizza luci sul palco e che il fondale coprirà alcuni motorizzati, sviluppa un'infestante acidità gastrointestinale. Ho campionato la sua frase più ricorrente "No! se è così io non collaboro!". "No! se è così io non collaboro!". In loop per tutta la serata. Che supporto! Un vero teamworker! Una di quelle persone che cercano di integrare i materiali portati dal gruppo con quelli già presenti sul posto per la migliore riuscita dello spettacolo!
Il concerto non è dei migliori. Un po' per l'atmosfera gentilmente confezionata dai promoter, un po' per il fatto che un tendone da circo non è una location ideale per i Motel, un po' perché l'impianto affittato è sotto dimensionato e non pompa.
Unico conforto: gli amici romani venuti a trovarci. Giorgio e Lello ci vedono leggermente a disagio e ci assicurano che Roma ci può far tornare di buon umore.
Inizia quindi il carico del furgone alla velocità di un team di meccanici di formula 1 e salpiamo alla volta di un locale consigliato da Lello.
L'entrata del locale è ospitale forse perché non ci sono buttafuori a dirigere il traffico. Giorgio e Lello fanno strada bussano alla porta.
Il Metaverso si apre!
Si intuisce subito quando ci si trova in "club" e questo posto ha tutta l'aria di esserlo: piccolo ma non oppressivo, la musica è cool i bicchieri sono di vetro e l'atmosfera è di presa bene e quindi che il night clubbing abbia inizio!
I cinque perlustrano la zona e si muovono uniti verso il bar in una stanza attigua alla pista bombardata di elettrohouse e ritmiche latine che fanno il loro effetto non facendoti tenere mai fermo il culo un solo istante.
Dai racconti che fanno durante il tragitto di ritorno in albergo si intuisce che è stata una gran serata, roba da far dimenticare per un po' le vicissitudini del pomeriggio.
Roba da farmi ancora sperare nel genere umano!
Samueltron
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