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SUBSONICA 16/05/05

Concerto a Roma - 10000 persone - esaurito

Concerto a Roma - 10000 persone - esaurito

Pranzo.

Samuel: … eh raghi forse ho fatto una cazzata …. ieri sera mi sono preso bene a Trastevere in giro per locali, ho bevuto un po'…forse anche più di un po' e sì insomma ho conosciuto un po' di gente … un tipo con la tipa …. un paio di artisti siciliani con il pizzetto….beh sì insomma ho promesso un po' di accrediti per il concerto.

Siamo già pieni?

Macchè figurati per adesso solo 200!! Hanno chiamato pure Romolo e Remo chiedendo un pass…ma.ti rendi conto? Qui prima ci ammazzano poi ci uccidono, oppure fanno entrare tutti gli accrediti e lasciano fuori noi.

In effetti i cellulari squillano in continuazione, complice il tutto esaurito, con richieste di ingresso.

A Roma, abbiamo molti amici. Stasera suoniamo all'Eur, inevitabile ricordare "la decima vittima" di Elio Petri, di recente utilizzata come come riferimento per un servizio su RollingStone.
Il Palalottomatica - ex palaeur - è molto bello, non altrettanto felice la sua acustica. Si sa. Cercheremo di fare il meglio potenziando l'impianto sui lati asciugando le frequenze più rimbombanti, ma difficilmente la resa sarà uniforme.

Abbiamo voluto un giorno di riposo dopo la tripla andriachieticaserta, ma non è che ci sentiamo in pienissima forma. Amministriamo le energie, riducendo al minimo il livello di interattività. Sembriamo magari di cattivo umore e un po' scazzati, in realtà ci stiamo preparando per fare esplodere il tutto nelle due ore necessarie.
Un po' di energia la bruceremo con i tg che si presentano nel camerino tre quarti d'ora prima del concerto. Tg1 tg2 e la7. Fa una certa impressione vedere di persona i mezzi busti televisivi, scoprire che hanno anche estremità inferiori, che ti stringono la mano, che conoscono il tuo nome. Magari ci si deve solo fare un po' l'abitudine.

Il concerto è sold out da tre settimane con diecimila biglietti già andati. Sarà il trionfo del bagarinaggio. Sul nostro sito addirittura qualche faccia tosta ha offerto ingressi a quaranta euro.
Scopriamo che la lista degli accrediti compie ad ampissimo raggio una simbolica ed esauriente parabola sulla musica italiana. Dagli Assalti Frontali a Fiorella Mannoia passando per Pezzali, Flaminio Mafia, Silvestri e Venditti!! Lo stesso Venditti, accompagnato da suo figlio Francesco - attore di recente in un film sul grande Torino - e amico di amici di amici viene a salutarci durante la cena restando con noi anche durante la preparazione in camerino. Ci incuriosiamo con i racconti sul mondo della canzone fin dagli anni sessanta e poi ci spacchiamo dal ridere ad ascoltare accesi ed esilaranti commenti al vetriolo sull' attuale ambiente della musica italiana, sul mondo, sulla cosmogonia ...Una vulcanica ed esplosiva foga degna di un gangsta rapper, che fa sì che qualcuno lo ribattezzi Tony Vendetta!. Giunto il momento del rituale brindisi e del discorso di incoraggiamento, solitamente tenuto dal Boosta con toni del tipo "...ora voglio che voi sappiate che quelli lì fuori che urlano sono i cristiani e voi i leoni., voi Gozzilla e loro il Giappone!!!",  ritrovandoci i ray-ban di Venditti puntati addosso ci viene da coinvolgerlo in quanto ambasciatore di romanità nel mondo, e …….. - Boosta:

"Antonello forse ora i ragazzi si aspettano che tu dica loro qualcosa prima della battaglia" - documentiamo.

Tutto ciò ci ha fatto dimenticare che probabilmente questa è la data cruciale del tour, distraendoci il giusto. Di certo è la tappa con più occhi puntati addosso. E non sono solo occhi. Ci sono talmente tante telecamere di fronte al mixer che il nostro Cipo, già non un vatusso, non vedrà una mazza fino a quando le troupe non smantelleranno. Il colpo d'occhio è davvero quello dell'arena. Le gradinate si perdono fin sù in alto. Le urla di diecimila persone allo scattare del buio sono di quelle che intimoriscono. Roma è una città che bisogna sapere rispettare, che ti impone di essere all'altezza ma che in fondo pretende di essere trascinata.

Su Terrestre cerchiamo la massima concentrazione, sotto il palco è già delirio. Parte "giorni a perdere" e c'è subito una grande botta. A metà del primo ritornello hanno già trasportato dalle transenne una decina di ragazze svenute. Saranno più di cinquanta prima della fine del concerto. Più che svenimenti pop, sono mancamenti da platea che si dimena, balla e poga nel caldo di Maggio. Questo il commento riportatoci di una di loro: "cazzo che sfiga sono svenuta subito e mi sono persa Ratto, però poi grandiooooso." Un occhio preoccupato alla "sicurezza" sotto il palco che, diretta dal nostro Marco Capuzzo, farà un ottimo lavoro, l' altro allo spettacolo indescrivibile che abbiamo di fronte. Pura emozione. Indimenticabile. Questa sera martelliamo con il sorriso. La condizione migliore per fare un bel concerto. Un capitombolo di Samuel, fortunatamente non illuminato al termine di un salto preso troppo lungo, qualche sbavatura perdonabile, visto il grande coinvolgimento fisico, ma il concerto, acustica dello spazio permettendo, è di quelli che lasciano il segno. Decidiamo si dedicare un saluto a un giornalista romano, che abbiamo avuto appena modo di conoscere professionalmente, ma che in diverse occasioni ci ha travolto per simpatia e passione pura per la musica. Ci ha confidato, nei camerini del primo Maggio di avere optato per il pensionamento. Noi lo salutiamo e lui come ringraziamento porta la sua barba bianca fin sotto il palco facendoci il verso con il bastone a mo' di sei corde.

Paolo Zaccagnini, che grande.

Alla fine siamo accolti da ampi sorrisi dietro le quinte. I tecnici sono soddisfatti, gli amici e i giornalisti molto colpiti, i cellulari esplodono di messaggi. Nei corridoio ci fermiamo a firmare autografi e a incontrare facce note. C'è anche Federico Guglielmi, uno che c'è sempre stato fin dal principio. Con pochi dubbi può essere ritenuto il più costante, attento e appassionato giornalista nel settore della musica italiana. Ci raccontano di un Venditti colpito dallo spettacolo che si aggira facendo mille domande a Mamo (light designer-scenografo) cercando Camilla (tecnico luci) "'ndo sta a luciaiiiia??? Vojo sapèèè quanto costa qui er tutto???" Qualcuno preoccupato dalle bizzarrie relazionali della nostra Camilla anticipa il match, spiegandole, "guarda che se arriva un signore abbronzato con gli occhiali a farti domande, sappi che è Venditti ed è incuriosito dal tuo lavoro, magari non mandarlo a stendere come fai con tutti venti volte sì e una no.
Max si dispera ascoltando un messaggio in segreteria di Militant-A (assalti frontali) che ha avuto problemi con i nominativi per gli accrediti non riuscendo ad entrare e se ne va un po' in chiusura. Finiamo la bella serata in Trastevere a caccia di un pub portandoci dietro diversi amici, tra i quali il fotografo Alessio Pizzicannella (Rolling Stone, quello delle foto maori) e Fausto Donato il discografico più rocker (più rocker che discografico per capirci) mai conosciuto: di quelli che ti chiamano a tarda ora domandandoti la tonalità di qualche tuo brano per suonarselo alla chitarra. Fanno parte della comitiva Paolo Zaccagnini, qualche Flaminio maphia, il c.t. ufficiale del concerto "Tony Vendetta" e moltissimi altri.

L'aria è leggera, Roma questa sera ci ha concesso un sorriso che non dimenticheremo.


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