Coast to coast.
Si riattraversa l'Appennino per raggiungere gli Abruzzi.
Oggi regna un po' di fiacchezza, la strada è piuttosto lunga e fa un caldo decisamente suino. Quindi si dorme il più possibile tra gli schiamazzi di Boosta e Ninja che si guardano in cagnesco impugnando i comandi del calcio virtuale.
Samuel lancia l'idea del Risiko. Se lo è anche portato dietro. Ci sono pareri
discordi. Il rischio per alcuni è quello di accumulare così tanto
risentimento da frantumare l'armonia di gruppo precipitandola sotto la soglia
minima indispensabile per salire su un palco. Facciamo un minimo di assemblea
durante la quale vengono presentate le varie esperienze.
- Boosta: "io
conosco gente che non si è parlata per una settimana dopo una serata attorno al
risiko"
- Max: "io la prima volta ero a Pinerolo a casa di Madasky, non avevo
nemmeno tutta questa voglia ma ho imparato e con il culo del dilettante ho pure
vinto. E' stato un po' imbarazzante il prosieguo mentre lui prendeva a calci la
cucina e la sua ragazza gridava: Francesco, guarda che non mi sembra
assolutamente il caso di comportarsi così!!"
- Vicio: "a Bussoleno i miei
amici si sono menati direttamente e qualcuno ha tirato pure fuori la lama".
Si decide comunque di tentare. Alla prima curva però i carri armati di Cipo invadono la Polonia di turno senza essere stati toccati, e presto si giunge alla conclusione che camper autostrada e risiko non possono coesistere.
Durante il viaggio capita qualche intervista di quelle che fanno passare la voglia di vivere.
Non si capisce come mai con tutti i validi giornalisti musicali che avrebbero necessità di arrotondare un minimo, magari proprio sulle pagine dei quotidiani locali, ci si ritrova a rispondere a domande del tipo:
come si chiama il tour? - terrestre (e qui già sai di che morte morire)
c'è un motivo particolare? - (prova un po' a vedere se ci arrivi, maledetta) forse perché è il nome dell'album?
c'è un motivo particolare per il quale è stato intitolato così? - (/&%)/&%=((/&?)/?)mavvvafffan&)??&??)&?&), no, cioè ssssi perchè il ritorno a casa degli astronauti barabarabaraba
c'è qualche abruzzese nel gruppo? - (se stavamo a Bolzano ci doveva essere qualche tirolese per forza?) no
nemmeno origini lontane? -(se dico la verità scrivi che sono leghista?) no!!
da quanti membri è composto il gruppo - (e tu da quanto usurpi un posto di lavoro senza leggere i comunicati che ti arrivano??) cinque
progetti futuri ? (e ti pareva)
c'è qualcosa di particolare musicalmente parlando nel vostro concerto o nel vostro disco? - (tra poco un killer con la doppio manico) ....mah...pfff ad esempio che sssò un solo di batteria, visto che nell'album (tentiamo di farle scrivere qualcosa di minimamente decente) abbiamo giocato un po' provocatoriamente con determinate soluzioni stilistiche desuete, ad esempio un certo gusto sperimentale quasi prog (spieghiamo meglio va') di certe esperienze degli anni settanta
ah questo mi interessa.....dunque sì gli anni settanta, parliamo degli anni settanta sì - guarda che se ti vengono in mente carnevalate tipo zampa d'elefante e zeppe non ci stiamo capendo io intend ..... -
no no cosa ne pensate di questa ultima moda di riscoperta dei 70, queste reunion di gruppi che interessano tanto anche i giovani tipo gli Stadio? - (un po' mi viene da piangere lo confesso, ma poi rido e fatico a non farmi accorgere) non conosco gli Stadio mi dispiace.
Arriviamo sul posto per il check.
Max e Boosta risentono ancora di
qualche problema tecnico legato alle piogge bellunesi. Mettiamo un po' a punto.
Ceniamo vicino all'ingresso dell'area assistendo a una di quelle scene che non vorremmo mai. Appostamento di finanzieri cinofili con tanto di cane tossico che punta dritto agli zainetti dei ragazzi che entrano sorridenti mettendosi a correre verso le transenne delle prime file. E purtroppo qualche canna e molte rotture di coglioni saltano fuori. Verrebbe voglia di uscire ad avvisare tutti ma non si può fare.
Inizia il concerto, fa un gran caldo, ci sono ben più di duemila persone ma
Samuel si ostina a dire "beh siamo pochi ma buoni questa sera!". Motivo? Non si
sa.
Sudiamo come fontanelle, e sul solo di abitudine Max slitta decisamente
su tasti poco melodiosi procurando un po' di ilarità a tutta la band. Il
pubblico applaude, gradisce, segue ma non si ammazza per tutta la prima parte.
Decidiamo che non basta e saliamo per il bis disposti a dare fiato a tutte
le energie residue e finalmente si scatena un po' di sano delirio. Un grande
crescendo che alla fine soddisferà tutti.
Mentre firmiamo gli autografi veniamo bruscamente invitati a sbrigarci che è tardi. Il rimprovero giunge per voce di un graduato con tanto di divisa delle grandi occasioni. La nostra risposta non è delle più garbate e per un momento si avverte una certa palpabile tensione. L'ufficiale deciderà di non irrigidirsi forse perchè ci sono anche un bel po' di ragazzi ad assistere, forse perché comprende che non stiamo puramente cazzeggiando.
Fine concerto direttamente in albergo. Ci sarebbe piaciuto raggiungere Umberto Palazzo e le sue selezioni a Pescara ma siamo davvero troppo a pezzi e domani ci aspetta ancora un'altra data.
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