Non ricordo esattamente l’estate del 2006, ma di certo l’anno scorso eccettuata una breve parentesi marittima, utilizzata più che altro per portare a termine i testi dell’”eclissi”, non ho staccato la spina mai. Anzi il rush finale degli ultimi mesi in studio, in qualità di responsabile di produzione e mixaggio, li ricordo passati 7 giorni su 7 attaccato al mixer raggiungendo anche le 17 ore consecutive giornaliere.
I successivi mesi invece li ho invece trascorsi tra analisi mediche e sintomatatologie preoccupanti rivelatisi poi frutto di intolleranze alimentari (vedi stress esaurimento etc etc)
Queste reminescenze e riflessioni conseguenti mi hanno spinto a ricavare per questo 2008 qualche cosa di simile alle ferie swingando tra i concerti estivi.
Contrariamente ad altri non amo molto l’atmosfera di Ibiza. Dopo decenni di onorato underground posso tranquillamente affermare che la gente perennemente “in botta” mi mette ansia e pure un po’ di tristezza. Il divertimentificio Ibizenco attira troppi polverosi e piccoli chimici per i miei gusti, senza contare poi l’abbondante presenza di attempati vitelloni fedeli alla tinta con l’encefalogramma più dritto di un binario del treno.
Però c’è una cosa che mi affascina, ed è il fatto che l’attività dell’isola ruoti intorno alla musica. Musica elettronica sovente di ottima qualità per una geografia ridefinita dalle influenze della cosiddetta club culture. Pochi altri luoghi al mondo rappresentano un punto di riferimento così specifico su un genere sonoro.
Diciamo che però la settimana libera prima del concerto la trascorrerò in una solitaria casa sul mare nella (relativamente) più selvaggia e (relativamente) più tranquilla Formentera distante appena venti minuti di traghetto. Munito di motorino come tanti altri italiani (è praticamente l’unica impresa coloniale riuscita dai tempi di Giulio Cesare ) sotto il casco sarò riconoscibile in quanto unico a evitare di cantare a squarciagola “po popopopopoooopo” smarmittando come un coatto. La settimana volerà piacevolmente, perché l’isola anche ad Agosto offre angoli di tranquillità, a patto di tenersi alla larga dalle zone più battute dalla caciara. La casa che abbiamo trovato è appunto in un luogo isolato e piuttosto romantico.
Volerà dicevo e verrà il giorno di imbarcarmi sul traghetto
Sarà un piacere ritrovare tutti gli altri chi più chi meno abbronzati (Ninja non ne è capace), e passarci insieme la serata precedente al concerto tra le viuzze di Ibiza. La città dentro le mura è uno spettacolo che vale la pena.
Il concerto al Privilege sarà una bella sfida. Il locale (dicono una delle più grandi discoteche del mondo) è una mecca della cassa in quattro e il pubblico di inglesi spagnoli e in parte italiani non ci si reca certo per ascoltare del buon jazz o per chiacchierare di arte barocca.
Per dirla tutta non ci troveremo di fronte ad un cenacolo di poeti, ma a gente che sa quello che vuole ascoltare e perché. La fauna del privilege esige bordate di bum bum bum bum. E visto che sospettiamo di essere tra i pochi gruppi sulla scena internazionale in grado di non fare rimpiangere le prestazioni di un d.j. e della sua consolle, è venuto il momento di dimostrarlo. Ovviamente non senza avere preparato un set adeguato.
Sotto suggerimento di Samuel, optiamo per la scelta di una scaletta tutta mixata, senza pause tra un brano, all’insegna della battuta dritta: “disco labirinto nuvole rapide ali scure il centro della fiamma djremix nuova ossessione fluido the activ ator l’ultima risposta tutti i miei sbagli”. Ciao grazie.
Bum
Sorpresa e un po’ di legittima diffidenza iniziale, per chi-soprattutto tra gli stranieri- si aspetta house o techno con Mauro Picotto, Claudio Coccoluto e gli altri d.j. previsti dal programma della prestigiosa “MEGANITE”, vengono completamente abbandonate nell’arco di pochi brani.
Il pubblico di 3500 spettatori si ritroverà coinvolto per tutti i 45 minuti, ballando, battendo le mani, agitando braccia fino in fondo al locale. I ragazzi italiani sono impareggiabili capiclaque e fanno la gare a sostenerci come fossero tifosi in trasferta. In molti richiedono un bis, ma per noi va bene così. Abbandoniamo un attimo prima, lasciando l’ottima impressione di chi non vuole esagerare e lasciamo spazio al magister e amico Claudio Coccoluto.
Molti inglesi chiederanno informazioni presso il mixer per capire chi siamo e da dove veniamo. A tutti viene annunciata la data londinese del 6 Ottobre.
Nel priveè la serata continuerà con Boosta e Krakatoa ai piatti.
Domani un giorno intero di balneazione e poi partiremo per Catania.
Max
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