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SUBSONICA 11/11/08

Concerto al NewAge - Roncade (TV) - 1000 persone (

Concerto al NewAge - Roncade (TV) - 1000 persone (esaurito)

Un week end trascorso a letto e un Lunedì notte praticamente insonne, tra postumi influenzali e il gatto che come sempre quando vede una valigia pronta fa di tutto per rendere la vita difficile, miagolando e prendendo a zampate gli oggetti più rumorosi.
Fortunatamente la Gibson per alcune date di questo tour metterà generosamente a disposizione il suo bus, che per un chitarrista è un autentico pullman dei balocchi e oltre ad essere allestito con chitarre e amplificatori (ci si possono improvvisare anche delle prove, lo si può utilizzare come ufficio di produzione. Oltre che per trasportare tecnici e strumenti), ha comodi divani. Lascio alle prossime giornate di tour la gamma delle sei corde disponibili e mi butto subito a dormire, per recuperare tutte le energie possibili. Vengo svegliato per un’ intervista telefonica con il corriere mercantile e per la sosta autogrill. Non mi sento per nulla in forma, difatti a metà del pranzo, dopo un giramento di testa e un rapido cambio di colorito  svengo, allarmando non poco gli altri che immediatamente si improvvisano infermieri. Dieci minuti e un bicchiere di acqua e zucchero dopo, è tutto passato. Usciamo tra gli sguardi curiosi della gente e rientriamo sul bus. Riaprirò gli occhi direttamente a Roncade.
Ovviamente sono preoccupato per il concerto di questa sera, ma ho ancora diverse ore per recuperare.
L’ingresso nel locale è un salto indietro di almeno sette anni: le dimensioni del palco ridotte l’assenza di scenografia, le poche persone al seguito, tutto ricorda i concerti dei primi album. E la sensazione è straordinariamente piacevole, quasi rilassante.
Abbiamo optato per il massimo dell’essenzialità, al punto da fare scomparire anche i colori dalla scena.  A fare da cornice alle canzoni di questo concerto ci saranno il bianco delle luci e il buio dei locali, oltre ad un piccolo esperimento psico acustico. Prima e durante il live, infatti,  diffonderemo, come atmosfera preparatoria, alcune frequenze di I doser: la famigerata droga acustica, intorno alla quale è stato creato un po’ di baccano qualche tempo fa.
Poca roba per chi pratica da anni la musica ambient, ma abbastanza per creare uno stato d’animo adatto al concerto, per decongestionare la mente e per prepararsi ritualmente a ricevere al meglio le sensazioni dello spettacolo.
Una quindicina di minuti di marjuana sonora e si parte.  Improvvisamente tutto diventa molto più semplice, rispetto ai grandi palchi estivi e alle produzioni da palasport. Non c’è niente da fare, le dimensioni ridotte sono più facili da affrontare. Più facile trovare il groove, più semplice e naturale muoversi…l’unica difficoltà a volte è data dalla mancanza di ossigeno, ma anche se il new age  strabocca la situazione è decisamente accettabile.
Il concerto fila liscio nonostante i cambi di strumento per la parentesi acustica e alcune tempistiche necessariamente ancora in fase di rodaggio. Il pubblico è bello, appassionato e rumoroso, ma non isterico e alla fine del concerto mi concedo anche un giro in sala dove tra  abbracci, foto, firme, profumi baci  e sudore riuscirò a salutare alcune vecchie conoscenze.
E’ bello anche sapere di non dovere ripartire domani, ma di restare per la seconda data, avendo una mezza giornata a disposizione.
Guidati dall’entusiasmo irrefrenabile di Boosta raggiungeremo una multisala per goderci il nuovo 007 “quantum of solace”. Boosta pretenderà di arrivare al cinema mezz’ora prima per meglio prepararsi all’evento, come i bambini. E proprio come i bambini ci permetteremo anche di applaudire le scene più calde, visto che la sala a dispetto delle ansie del tastierista sarà semi deserta.
Alle cronache fotografiche del Ninja che qui seguiranno mi permetto solo di aggiungere un piccolo commento di spiegazione. Qual soprabito in finta pelle (modello maniaco dei giardinetti) che indosso a petto nudo e collanazza in bella vista, non è alto che il frutto di una scommessa maturata in camerino prima di decidere l’uscita per l’ultimo brano. Ho acchiappato al volo dall’attaccapanni l’acquisto berlinese del nostro manager e rivolgendomi agli altri…”quanto mi date se esco così?”. Inclusi i tecnici ci ho fatto 120 euro. Sottraiamo pure le spese di lavanderia per Alle, direi che non c’è male.

Max

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