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SUBSONICA 14/11/08

Concerto al Fillmore - Cortemaggiore (PC) - 1500 p

Concerto al Fillmore - Cortemaggiore (PC) - 1500 persone (esaurito)

Facciamo un salto indietro, di 9 anni quasi esatti:
15 ottobre 1999 - i Subsonica suonano al Fillmore di Cortemaggiore ed è la seconda volta  che calca il palco con la band un giovanotto che risponde al nome di Vicio.
Ragazzi, quanti ricordi! I primi viaggi con quegli altri quattro sciagurati, il furgone (che nel 2002 purtroppo ci venne rubato) con il suo letto e il suo televisore/videoregistratore/Playstation, i locali che allora mi sembravano tutti enormi e la sorpresa a vederli ogni sera pieni…ingenuità che fanno tanto bene all’animo umano.
Sono passati tutti questi anni, e di acqua sotto i ponti ne è passata proprio tanta, portando con sé successo, miglioramenti, crescite individuali, scazzi e voglia di mandare tutto a quel paese. Eppure ci ritroviamo qui, gli stessi cinque elementi e quasi le stesse persone attorno, tutti pronti a fare un giro di club, profumato di emozioni targate 1999.
Oggi la tappa è proprio il Fillmore di Cortemaggiore e il mio cervello naviga fra questi pensieri.
L’appuntamento è nell’abituale Piazza Vittorio, che però stavolta ha un nuovo ospite sul suo rinnovato pavet…un enorme tour bus targato Gibson (famosissssssima marca di guitars), rosso fiammante e decisamente impossibile da ignorare. Tamarro? Mah, un po’ sì, ma a ‘sto giro ce l’hanno “prestato” in endorsement -in cambio giusto di qualche filmato sopra e nulla di più- per cui si può chiudere un occhio.
Lo so, del bus un po’ ne ha già parlato Max, ma credo che lui sia meno sensibile di me (e Boosta) a certi argomenti: lo sapete che su questo stesso mezzo ci hanno viaggiato Aerosmith, Whitesnake, Motley Crue e i Kiss al gran completo? Smells like Rock’N’Roll, baby.
Dentro c’è tutto il possibile immaginabile, inclusa una specie di sala prove viaggiante…tutto biasimabile, se volete vederla da un certo punto di vista integralista, ma si viaggia comodi e tranquilli…e per gente come noi, che passa la maggior parte del tempo su un’autostrada, non è cosa da poco.
Altrettanto Rock è il nostro driver, Josè, uno spagnolo di Barcellona, sposato con un’italiana e residente a Parigi – uomo di poche parole, ma di molte Marlboro, appassionato degli  Ac/Dc, il cui ultimo disco gira in heavy rotation a tutto volume.
 Non potete neanche immaginare la gioia di Ivan, finalmente alleggerito del fardello della guida, libero di godersi il viaggio “dall’altra parte”. Anche se in segreto si bea della sua decennale esperienza di guida, quando c’è da consigliare Josè sulla via più breve da prendere…
Il viaggio, dopo una breve riunione lavorativa nella sala in fondo al bus, è dominato da un partitone globale a Fifa 2009, eccetto che per Max- che preferisce rimanere a chiacchierare con la nostra preziosa collaboratrice Silvia. Calcio, dicevamo…sul nuovo mega schermo, i nostri scontri prendono una piega ancora più astiosa e si rischia di saltare il concerto per rissa. ;-))) Questa volta prende parte del gioco anche Arrazzo – e non vi dico le risate ai suoi continui “noooooo…..che sfigaaaaaaaa!!!” .
Sta di fatto che in un battibaleno arriviamo a Cortemaggiore.
Le immagini della mia seconda volta subsonica sono tutte lì, nitide come non mai e anche gli odori mi sembrano gli stessi…solo le dimensioni del locale sono cambiate ai miei occhi – un paio di tour nei palazzetti ti sballano decisamente il concetto di “grandezza”.
Il soundcheck mi rende più felice che al New Age dove,a causa del rimbombo, ho dovuto abbassare il volume dell’amplificatore praticamente a zero (solo sul palco, ovviamente!!) e sacrificarmi per  Samuel ;-) Qui il problema non sussiste: il Fillmore è un ex-cinema e suona bene, molto bene. Non vorrei essere ripetitivo, ma sentire bene l’incastro tra cassa e basso, per me significa “YEAH!”.
I club sono caratteristici anche per i camerini-ben più piccoli e “sudati”di quelli dei palazzetti- dove le band di passaggio sono solite lasciare il loro imprinting con scritte di ogni tipo: il foto-report del Ninja ve ne illustra qualcuna proprio interessante…
Vabbè, sta si fatto che per una serie di fattori, l’atmosfera che regna fra noi è rilassata e siamo nell’ordine di idee di suonarcela fino in fondo. E farvi ballare.
Il concerto qui al Fillmore mi diverte fin dalle prime note: ho ripreso la mia posizione dietro, sopra la pedana, e domino lo scenario. Forse sono un po’ più fermo del solito, ma giusto perché vedo i miei tre soci in prima fila scattanti come non mai…e allora mi concentro sul groove in chiave di fa. Stasera ci piantiamo solo su Dentro i miei vuoti, dove il vecchio vocoder di Samu decide di fare le bizze – al “buona la terza” ce la facciamo e scivoliamo via agili. La seconda parte di questo show è quella che mi “scalda” di più (dance e indie rock-oh sì sì) e infatti i pezzi volano alla velocità della luce. I nostri continui sorrisi penso che siano una buona prova del fatto che ci stiamo scialando!
Anche il dopo show mi ricorda gli anni passati e,pur se la musica del dj in questione non è proprio di mio gradimento (per dirla con un eufemismo), le chiacchiere con la gente rimasta sul posto sono piacevoli e interessanti, distanti da ogni forma di assalto frontale che qualche volta mi ha lasciato stizzito.

E poi penso sempre a questa cosa: quando ero ragazzino, affamato di concerti, preferivo sempre quelli nei posti più piccoli, dove potevo ammirare indisturbato la perizia dei musicisti da vicino, sentire il loro sudore addosso e distinguere le espressioni dei loro volti…se siamo riusciti a farvi provare anche solo una di queste sensazioni, il metal kid che è ancora dentro me ne è molto contento.

Vicio


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