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max 29/09/01 17:40

chiacchiere e risposte

Continuano ad arrivare in casasonica svariati e coloriti e pieni di didascalie demotape. Alcuni mi incuriosiscono parecchio per la confazione altri recano a caratteri cubitali segnalazioni di amicizie con persone conosciute(?)in giro per l'Italia. La mia intenzione sarà quella di ascoltarli comunque tutti ma questa è una cosa che incomincerò a fare in qualche pigro pomeriggio d'inverno una volta terminato definitivamente il nuovo album.
Risposte tecniche su microchip emozionale. L'album in realtà è stato registrato con mezzi mica tanto esagerati. Un banco Ghost della soundcraft (linea piuttosto economica) un Otari 2 pollici (questo invece è già serio) mentre l'audio digitale è costituito da campionamenti su Akai s 1000. Le programmazioni sono state fatte su Atari. La pasta di gran parte del suono è valvolare poichè gli unici 2 eq decenti che avevamo a disposizione erano 2 canali drawmner 1961 (eq parametrico). Ciò che ha reso il suono singolare ,oltre la collaborazione in mixaggio con Marco Capaccioni (sound studio service di Città di Castello) e Carlo Rossi (Transeuropa di Torino) è stata proprio l'impronta artistica. Quello che ha dato un grande respiro al suono è stato l'intervento in sede di Mastering (operazione di "abbellimento" compressione e compattamento del suono che si esegue dopo il mixaggio finale) fatto da Mike Marsh all' Exchange di Londra. Mike Marsh fino ad allora aveva curato il mastering di lavori per Massive Attack, Prodigy, Rony Size, Chemical bros. etc. Abbiamo deciso che valeva la pena affrontare la spesa e abbiamo optato per il trasferimento inglese risparmiando su location, cibo e quant'altro pur di ottenere quella qualità sonora.
Nel nuovo nuovo album gran parte del budgett (ovviamente più generoso del precedente) è stato impiegato per portare il nostro studio ( casasonica) finalmente ai livelli di qualità tecnica necessari al confronto con tutte le realtà sonore nazionali e non.Anzichè fare le rockstar e andare a trascorrere mesi di registrazione in capo al mondo, abbiamo preferito acquistare di terza mano un vecchio mixer americano M.C.A.(da Funky Junk Milano) approfittando del fatto che in questo momento l'analogico è a torto quotato poco. Abbiamo rinnovato il sistema di programmazione con Logic ampliandoci anche all'acquisizione digitale. Ci siamo svenati per poter avere una buona conversione con un 8200 Apogee (8 canali) e ci siamo dotati di preamplificatori (Amek) e compressori valvolari. Il nostro sound è prevalentemente analogico ma la lavorazione sarà di carattere misto. Prevediamo quindi una qualità sonora molto più solida di quanto non sia successo in passato.


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