Non abbiamo vinto il torneo di briscola della bocciofila "Le belle rose" come indicato sul sito, perché all'ultimo momento hanno invalidato attraverso l'antidoping i risultati. Comunque nel frattempo abbiamo vinto gli MTV Awards come Best Italian Act. Ovvero la migliore rivelazione italiana. E quando diciamo abbiamo intendiamo abbiamo noi e voi. Probabilmente più voi che noi, a forza di lussarvi i polsi sul tasto del mouse. Quindi infinitamente grazie, grazie anche per averci fatto vivere da vincitori questo soggiorno a Stoccolma di cui seguiranno resoconti. In questo momento siamo all'aeroporto di Zurigo e fra qualche ora torneremo a Torino.
Resoconto 15-19/11/2000
Stoccolma - Aeroporto - Taxi
Neanche ritirati i bagagli che riceviamo la visita del comitato di accoglienza MTV. Nella figura di un operatore con ambizione di "Grande Fratello" che ci saluta, ci avverte che non ci sbarazzeremo mai di lui e attacca subito a riprendere.
40 KM di Scandinavia in taxi con le nostre espressioni che scrutano il cielo terso, i cartelli stradali uguali a quelli di qualsiasi tangenziale tranne che nella desinenza dei nomi e la lucetta rossa della videocamera ad indicare perennemente lo stato di rec. Albergo - doccia. Ci cambiamo per quelle che dovrebbero essere le prove della premiazione ma incominciamo ad intagliarci del fatto che ... .Già, prima di partire alcuni resoconti ci davano per favoriti, ma non c'è mai stato nulla di ufficiale e poi come Emilio Fede ha insegnato a tutti gli italiani, sempre diffidare degli exit poll onde evitare figure dimmerda the day after.
Raggiungiamo il Golden Globe che è veramente enorme. Tempo di salutare i responsabili di MTV Italia e ci viene comunicato ufficialmente che quelle che dovrebbero essere le prove telecamera della premiazione saranno invece la registrazione in differita della stessa. Siamo contenti, dobbiamo ammetterlo, difatti non ci viene neanche difficile sbracciarci come 5 cretini davanti al più grosso pala-qualcosa mai visto prima, completamente vuoto. La stupidaggine ostentata di fronte a pochi tecnici e qualche individuo bighellonante che se la ride di gusto è ben poca cosa rispetto alle prove con tanto di orologio - non più di 25 secondi se no vi tagliano - a declinare ringraziamenti in un inglese tipo Alberto Sordi di "Un americano a Roma". Tanto scrupolosi nel simulare la tempistica e nel ricordare tutte le persone importanti da ringraziare che poi alla fine ci taglieranno lo stesso.
Sbirciamo la lista dei nomi sui camerini. Ninja entra in fibrillazione. Madonna? Bono? Macché! Edgar Davids, giocatore bianconero, sarà presente come cerimoniere. Entusiasmo del Ninja e perplessità di Boosta e Bass Vicio.
A seguire interviste e rinfresco - cena. La cucina scandinava è la morte di Bass Vicio che come ormai tutti sanno è allergico ai latticini. O "%£!§scgsini" come talvolta li chiama lui nella sua farfugliata incomprensibile. Riesce comunque a brucare qualche vegetale non ancora ricoperto da burrose salsine nordiche e siamo pronti per dirigerci verso la prima festa del nostro soggiorno. Durante il viaggio sbirciamo incuriositi questo frammento di estremo nord, ponti, canali, architettura moderna e l'impietoso obiettivo di Giovanni. Come Giovanni chi? Sempre quello della telecamera, ve lo eravate scordati? Ha ripreso tutto ma proprio tutto e ora ci istiga alla conversazione lanciandoci degli ami del tipo "allora, siete emozionati?", "pensate di vincere?" e cose simili. Lo accontentiamo con un freestyle di dadaismo e surrealismo che è quello che la nostra stanchezza ci consente.
La security svedese in generale, oltre che minacciosa, è anche sempre molto coerente. Rimbalza chiunque, anche il re di Svezia presumiamo. Puoi essere come noi etichettato con braccialettino modello villaggio turistico, avere uno o più inviti timbrati o firmati col sangue direttamente dall'organizzatore, puoi essere raggiunto da responsabili in crescente ordine gerarchico, che se non sei stato almeno 20 minuti fuori dal locale non ti fanno entrare. Deve essere come per la sauna finlandese e il suo benefico effetto caldo bollente e freddo ghiacciato. Prima te ne esci dal taxi bello leggero e sportivo che tanto mica pensi di stare per strada, ti fanno ibernare sul marciapiede e poi allo spuntare delle prime stalattiti su naso e orecchie, ti fiondano dentro locali iper riscaldati e pieni di gente. Pare faccia bene alla pressione, da queste parti. E naturalmente fanno entrare pure Giovanni e la sua cazzo di telecamera, che però quando lo guardi i suoi occhi sono talmente in cerca di comprensione per l'ingrato compito che non riesci a volergli male. Anzi dopo la terza birra gli vogliamo già quasi bene ed è tutto un pacche sulle spalle.
I locali della festa, organizzata dalla Carlsberg (o come si scrive) e da MTV, sono bellissimi. Ampi saloni settecenteschi con stucchi, affreschi, tendaggi, antichi specchi e soffitto a cassettoni che ospitano un allestimento di "americane" con fari, luci strobo e scanner e impianto audio sparato appalla. Appena entrati veniamo chiamati da un fantomatico organizzatore che ci invita a posare per delle fotografie con un gruppo italiano (tra l'altro torinese) vincitore del premio qualcosa Robe di Kappa Carlsberg ecc ecc. Il gruppo in questione composto da due ultraquarantenni dichiara di fare musica alla Pink Floyd e di aver fatto pervenire in precedenza un cd ad uno dei fratelli di Samuel. Quanto basta in terra straniera per fare comunella. I due (purtroppo il nome non ce lo ricordiamo) ci parlano di un privè con gente famosa. Anzi testualmente "di là c'è una storia di gente famosa che cioè ... se la conosci è famosa". Ci dirigiamo verso il privé, incuriositi ma veniamo rimbalzati di nuovo; anche l'organizzatore della Carlsberg viene respinto inspiegabilmente. Cosa ci volete fare, è un'abitudine. Il privè comunque come ci verrà riferito in seguito è pressoché vuoto. Non stentiamo a crederci!
A causa dei vari ritardi ci siamo persi la performance di Kelis e il set di Dimitri from Paris. Quindi ci tocca sorbire una selezione insulsa di house approssimativa ed evergreen tipo M. Jackson. Scopriamo un bar che non ci rimbalza - d'obbligo bere gratis visti i prezzi svedesi e il cambio penalizzante - e che ci offre bottiglie di birra. Quella della festa naturalmente. Per sortire un qualche effetto alcolemico bisogna bere il doppio di qualsiasi altra marca, ma tanto è gratis. Benché stanchi tentiamo di prendere ciò che la situazione offre e dopo qualche minuto vediamo il Boosta a braccetto con una ragazza svedese dall'altezza vertiginosa. Per la fine della serata, decidiamo di tornare a piedi in albergo ma rimaniamo attratti da un Burger King (il McDonald precedente lo abbiamo doverosamente boicottato nonostante la fame) che ci ricorda che siamo quasi a digiuno. All'interno alcune kermesse tra l'inflessibile security e un gruppo di esuberanti giovani calatoni svedesi, accompagnano la nostra cena. Il momento clou è rappresentato dall'irruzione di un ciclista che percorre tutti i locali del fast food gridando a squarciagola per poi dileguarsi fulmineo.
Passeggiata albergo - notte.
Samuel armeggia per almeno un quarto d'ora con la chiave magnetica di una stanza che non si apre, chiama rinforzi dalla reception e improvvisamente si spalanca l'uscio con figura maschile assonnata e visibilmente infastidita in mutande. Era Emanuele Pietripaoli, responsabile di MTV, intento a godersi il meritato riposo nella legittima stanza. In Samuel si fa strada il sospetto di aver sbagliato piano.
Secondo giorno
Ci si sveglia piuttosto di buon umore e si inserisce subito il file "turismo". La meta è Gamla Stan, ovvero l'isoletta che ospita l'antico centro storico.
Ci fermiamo per il pranzo e camminiamo per ore in lungo e in largo fino a sfiorare l'assideramento. Dopodiché rientriamo in albergo. Nello shopping giornaliero annoveriamo un dvd del live "Everything everything" degli Underworld che viene proiettato subito nel pc in stanza. Seguono bagni caldi e la visione di "Stigmate" in lingua originale. Durante la pennica tardo pomeridiana, Boosta viene raggiunto al telefono dalla svedese della sera precedente (quella che ci puoi fare free climbing tant'è alta) che non si sa come è riuscita a scovarlo e che gli si propone come accompagnatrice della serata pur di avere un biglietto per entrare al Globe. Ci hanno informato tra l'altro che il bagarinaggio per i pochi posti a disposizione ha raggiunto il corrispettivo di 1.200.000 lire per biglietto. Boosta dribbla la proposta.